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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Serial Killer

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Nell’ambito della fenomenologia degli assassini, quella serial killer rappresenta una delle categorie più inquietanti. È serial killer chi commette almeno tre delitti, interrotti dal cosiddetto “cooling-off” cioè un intervallo di raffreddamento tra un delitto e l’altro. A differenza dal mass murder o dal family mass murders (che tendenzialmente non ha vissuto particolari traumi famigliari, anzi, spesso la sua realtà famigliare è presente e dedita alla sua educazione), il serial killer ha spesso condotto una vita piuttosto introversa, asociale ed emarginata; l’infanzia è problematica ed è normalmente incapace di creare e soprattutto di mantenere relazioni sociali, di affettività e di amicizia. “l’omicida seriale è colui il quale commette tre o più omicidi, in tre o più località distinte, intervallate da un periodo di freddezza emozionale” Crime Classification Manual, 1992 (definizione FBI) Le esperienze traumatiche o drammatiche proprie del vissuto del serial killer comport

Fenomenologia dei crimini violenti

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OMICIDIO La morte di un uomo cagionata da un individuo per dolo o per colpa, (laddove il dolo corrisponde all’intenzione di commetterlo e la colpa alla negligenza, imprudenza o imperizia di una condotta) corrisponde ad una ipotesi delittuosa ben precisa e codificata nel codice pensale, all’art. 575  ai sensi del quale “ Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno ”. Vi possono essere diversi tipi di OMICIDIO , a seconda della condizione psicologica soggettiva dell’autore dell’omicidio stesso. In base al c.d. elemento psicologico, è possibile parlare di: - omicidio doloso - omicidio colposo ed - omicidio preterintenzionale, quando l'evento morte non è voluto dall'agente, che intendeva percuotere o ledere la vittima, ma dal cui comportamento deriva, in modo preterintenzionale (cioè che va oltre la propria intenzione), la morte. Assumono denominazioni distinte e connotati psicologicamente differenti, l'uccisio

Il tema della Morte

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L’evento morte, naturalmente inteso come cessazione delle funzioni biologiche di un organismo, può avvenire (tendenzialmente) per cause naturali (si pensi alla morte per “vecchiaia” ) o per eventi accidentali (cioè non previsti: si pensi ad una persona che scivola, cadendo batte violentemente la testa e muore...). Accanto a queste due ipotesi, tuttavia, occorre individuare due distinte fattispecie: la morte per suicidio e quella per omicidio . Ad un occhio superficiale e poco attento, il suicidio potrebbe sembrare non avere legami con la criminologia. Tuttavia, ai sensi dell’art. 580 del codice penale, “ chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito al suicidio, ovvero ne agevola l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da 5 a 12 anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima ”. Ma in che modo un soggetto può interveni

CLOWN HYSTERIA

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Clown terrificanti che si aggirano nei boschi, per far cosa, ancora non è dato sapersi, se non per terrorizzare. Alquanto ambigua (anche se non assurda) l’intenzione di avvicinare bambini, perché effettivamente non si capisce bene quale bambino possa essere attratto da clown con mazze da baseball in mano e macchie di sangue sugli abiti e sul corpo. I clown, o pagliacci, non piacciono quasi per nulla. A prescindere dalla fobia vera e propria legata ad essi Avvistare un pagliaccio, di notte, in un giardino pubblico, in un bosco, o lungo la strada può terrorizzare chiunque. Se non altro perché ipotizziamo che il soggetto in questione possa essere non del tutto sano. Il tema sostanziale è quello della maschera:  dal punto di vista del crimine, indossare una maschera cela la propria identità, rende più sicuri e protetti e potrebbe aumentare il livello di aggressività . Dall’altro punto di vista, spesso, la maschera rende prigioniero , chi la porta, della sua vera id

Criminologia generale: concetti introduttivi, definizione ed ambiti di applicazione della criminologia, psicologia forense e psicologia giuridica

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La criminologia rappresenta l’insieme delle conoscenze empiriche relative all’autore di un reato, alle condotte socialmente devianti poste in essere dal reo e alla prevenzione di tali condotte antisociali. Occorre tenere ben presente che l’ambito di applicazione della criminologia, in Italia, è sensibilmente differente rispetto alla stessa disciplina nelle culture anglosassoni: in Italia la criminologia si insinua in un contesto di discipline medico-biologiche, psicologiche, sociologiche e giuridiche laddove, per la scuola anglosassone, americana in particolare, la criminologia è una scienza prevalentemente sociologica. In Italia, i primi a parlare di reo, di pene e di condotte socialmente rilevanti furono, nel 19° secolo, il giurista Cesare Beccaria, autore dell’opera “Dei delitti e delle pene” (1764) e nel 20° secolo, il medico legale Cesare Lombroso, autore dell’opera “L’uomo delinquente” (1876). Entrambi diedero un significativo contributo ad una materia che resta complessa

Presentazione

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Grossesco crimine  vuole essere un neologismo dal grande impatto evocativo. Quasi onomatopeico, intende suggerire un concetto dell'animalità dell'uomo ed il suo essere talvolta dominato da pulsioni criminali grottesche e, spesso volgari. Gli argomenti vengono trattati senza alcuna missione dottrinale né, tantomeno, giornalistica. Anzi. Si vuole, appunto, riflettere su determinati argomenti in assoluta libertà di pensiero seppur nel rispetto delle scienze che da secoli, ormai, si occupano di determinati fenomeni. Il blog si pone l’obiettivo, e la speranza, di trasmettere agli utenti gli strumenti conoscitivi per affrontare le notizie di cronaca con una mentalità meno riduzionistica di quanto succede abitualmente e di capire la complessità della realtà criminale che ci circonda, spesso banalizzata e semplificata dai luoghi comuni e, spesso, dai media. Ci si propone di analizzare il crimine dal punto di vista strutturale ed operativo, dando ampio spazio al valore scientifico