Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

MINORI AUTORI DI REATO E MINORI VITTIME DI REATO

Immagine
I minori sono soggetti particolarmente tutelati dall’ordinamento italiano ed internazionale in quanto su di essi e sulla loro educazione e formazione dipende il futuro della società. La tutela legislativa è sensibilmente attenta ai casi in cui i minori sono vittime di reato, abusati fisicamente o corrotti psicologicamente da parte di un adulto. Ultimamente un’ampia parte della tutela è rivolta, altresì, ai casi di bullismo (e da ultimo, di cyber bullismo) perpetrato nei confronti di minori da parte di altri minori. E di qui la duplice natura dei soggetti tutelati dall’ordinamento: il minore vittima di reato ed il minore autore di reato. Idealmente (e semplicisticamente) sembrerebbe che i primi siano i buoni ed i secondi i cattivi. Ma in realtà, se ci si sofferma a ragionare bene, spesso tanto i minori sottoposti ad abusi o reati, quanto i minori autori di reato rappresentano le vittime di un mondo governato (male) da adulti. Entrambi sono vittime. Degli adulti. Perché se da un lato il

MALTRATTAMENTI CONTRO FAMILIARI E CONVIVENTI

Immagine
L'art. 572 c.p. punisce chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte. Tale delitto viene pacificamente qualificato come un reato abituale a condotta plurima, in quanto per la sua consumazione è richiesta una reiterazione nel tempo di condotte omogenee. Nel Codice Rocco il reato viene collocato tra i delitti contro la famiglia, con alcune novità relative all’ampliamento dei soggetti passivi, tra i quali vengono annoverati (rispetto al Codice Zanardelli) anche le persone sottoposte all’autorità dell’agente o allo stesso affidate per ragioni di cura, vigilanza, educazione, ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte. Nell’ottobre del 2012, il Legislatore è intervenuto sull’art. 572 c.p., modificando la norma, con l’intenzione perseguire più duramente delle condotte,

Ricatto sessuale, SEXtortion, violenza e molestia sessuale

Immagine
Il ricatto sessuale è lo strumento squallido e sessista di chi approfitta della propria posizione di vantaggio, dettata dal potere, per assoggettare qualcuno al proprio piacere fisico. Nell’antologia giudiziaria, spesso, a ricattare è un uomo potente il quale, approfittando del proprio ruolo apicale e di potere, tende a richiedere prestazioni sessuali in cambio di un favore che determina un diretto vantaggio nei confronti di chi cede al ricatto (un nuovo posto di lavoro, un nuovo status sociale od anche un’ulteriore progressione economica lavorativa). Ora, di fronte ad un ricatto sessuale, ci possono essere infinite possibilità di comportamento. Ci possono essere uomini e donne che, questo ricatto sessuale, lo cercano ripetutamente. E che quasi sperano di trovarsi nella situazione di chi, in cambio di un favor sessuale , possa ottenere una svolta della propria vita o della propria situazione lavorativa. In tal caso, la coscienza e la volontà sono preordinate allo scopo, e dunqu