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THE JOKER: paura e rassegnazione

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  Joaquin Phoenix - The Joker, 2019. Può un film, dopo poche ore, entrare a far parte dei propri film preferiti di sempre? Una notte poco serena, Joker, nella mente, con la sua risata nevrotica, acuta, patologica. Un forte senso di vuoto. Una   risata diversa da quella dei vari Joker cui ero abituato. Non è la risata tipica del compiacimento. Non è la risata di chi trae soddisfazione dal proprio male. È una risata nervosa, incontrollabile; un istinto irrefrenabile non connesso, necessariamente, ad una propria azione tantomeno ad un accadimento divertente. Joker, qui, è malato. Schizofrenico, forse. Istrionico, probabilmente. Psicotico, sicuramente: è ovviamente difficile individuare quale possa essere il motore del suo male, anche perché non vi sono dati così precisi per rilevarlo. Almeno dal punto di vista scientifico. E non giova nemmeno farlo, dal punto di vista della narrazione. Ciò che sicuramente emerge, a mio avviso, è quel senso di indefinito. Di rassegnaz