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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Memoria del delirio: la deriva demagogica nazifascista

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Addentrarsi negli abissi di un tema che rappresenta l’emblema dei crimini perpetrati dall’uomo - lo sterminio - soprattutto alla luce delle innumerevoli condotte di apologia e di negazione cui si assiste ogni giorno, risulta essere estremamente difficoltoso. E lo sforzo, per me enorme, si fonda sulla certezza di non esserne sicuramente all’altezza di tale improbabile narrazione: si intraveda il mio pudore, ne sono ben felice a scapito di quanti, con assoluto disprezzo, denigrano vite umane svilendo i luoghi in cui questi crimini sono stati perpetrati, senza pudore, appunto. Tra il 1925 ed il 1926 e dunque con l’emanazione delle leggi fascistissime prima e con l’istituzione del Tribunale speciale poi, l’Italia diventa a tutti gli effetti uno Stato gestito dal Partito Fascista e governato dalla dittatura del Duce. Il Paese assiste velocemente all'eliminazione di ogni libertà di parola e di espressione, di stampa, di associazione sindacale e, soprattutto, vengono cancellati i pa

Le organizzazioni criminali organizzate

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Sono tali quelle associazioni criminali votate al crimine in maniera continua   ed organizzata, appunto. Laddove organizzata significa che poggia su regole certe e che si fonda su una struttura gerarchica tipica di ogni società. L’Italia ha esempi di criminalità organizzata le cui strutture sono note per le loro profonde ramificazioni nel tessuto sociale, politico ed amministrativo. Mafia , ‘ Ndrangheta e Camorra sono tra le più potenti organizzazioni criminali al mondo e spesso la loro struttura ha un ordinamento interno tale da potersi definire quasi sistemi giuridici . Ubi societas ibi ius , per cui, se c’è una società criminale e mafiosa e questa è organizzata secondo regole interne ben precise e strutturate, allora si può dire che esse posseggono un vero e proprio apparato normativo . Illecito , certamente. Ma la logica è sempre la medesima di qualsiasi apparato normativo. Il discrimen è da collocarsi nell’assunto che le Mafie si contrappongono alle regole positive degli ordi