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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

L'OMICIDIO STRADALE

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Un ignominioso alterco con la vita La storia appartiene alla più nera cronaca cittadina, sconvolge le vite e fa puntare velocemente il dito al coro di “Mostro, mostro!”. La realtà fa trasparire quelle atmosfere pessimiste e becere tipiche delle narrazioni del Naturalismo del XIX secolo. Quella degli autori francesi che volevano descrivere la realtà, spesso triste e cruda. Domenico Diele , attore non ancora giunto all’apice del proprio successo, ma sicuramente sulla buona strada (vista la bravura ed il calibro degli artisti con i quali ha lavorato: da Castellitto alla Buy, da Accorsi a Pierfrancesco Favino), la notte tra venerdì 23 e sabato 24 giugno ha investito con la sua auto una donna in scooter, cagionandone la morte. Emergerà, poi, che l’attore aveva assunto sostanze stupefacenti e, soprattutto, che non avrebbe dovuto guidare , poiché la patente gli era stata sospesa (per precedente guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti). Quindi l’ipotesi è proprio una di quelle

Educazione Alla Legalità - strumenti di intervento

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Educare alla legalità costituisce uno nei principi fondamentali per costruire una società sorretta dai criteri della correttezza e del rispetto del prossimo. Una società orientata verso la legalità è una società nella quale ognuno potrà vivere meglio e potrà sentirsi al sicuro. L’educazione alla legalità, intesa come evoluzione delle discipline giuridiche, potrebbe essere una disciplina scolastica, una materia insegnata ai ragazzi fin dalla primissima infanzia e, soprattutto, un modo per far concepire la legge e i principi che essa tutela a bambini, a giovani studenti e, soprattutto, agli adolescenti. Proprio perché insegnare il rispetto del prossimo ed i principi in difesa della società dagli attacchi che ne pregiudicano il benessere fa si che gli studenti di oggi, bambini , potranno essere degli adulti migliori di domani. Intervenendo presto nell’educazione dei bambini ed orientandola verso i valori della legalità, si permetterebbe di avere una futura società di adulti consapevo

13 REASON WHY & BLUE WHALE

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Il suicidio è un tema che suscita particolare tensione.  Quella che ho definito condotta lesiva definitiva (sulla condotta autodistruttiva definitiva clicca qui )  non può essere la sola chiave per reagire al dolore, per superare i dispiaceri. E soprattutto non può non esserci un grido che precede tale gesto, un precedente tentativo, od una richiesta di aiuto. PARTE PRIMA Ho da poco terminato di vedere la serie di Netflix 13   (13 reasons why) e, poco interessato all’argomento, onestamente, non ho letto il libro (di     Jay Asher edito da Mondadori, 2008) da cui è tratta la serie. Ma essa è stata da sola sufficiente a pormi adeguati spunti di riflessione. Il tema, già   trattato ( qui ), è quello della morte . Una morta terribile, quella derivante dal suicidio. Soprattutto in un caso, come quello narrato da 13 ove la protagonista rende colpevoli della propria morte le persone che con lei avevano relazioni quotidiane e alle cui condotte, a suo sentire, riconduce le cause prin

LA SINDROME DI MUNCHAUSEN

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Viaggio a cavallo di una palla di cannone* Munchausen - illustrazione di Gustave Doré   Il nome di tale sindrome deriva dal Barone di Munchausen (Germania 1720-1797), conosciuto come il “Barone bugiardo”, grazie alla sua particolare capacità narrativa (relativa a storie inventate quale, appunto, il V iaggio a cavallo di una palla di cannone* ). Annoverata tra i disturbi fittizi la cui caratteristica peculiare consiste nella produzione intenzionale di segni o sintomi (fisici e/o psichici) al fine di assumere il ruolo del malato, può essere autoindotta oppure indotta ad altri (in tal caso, Munchausen per procura , ora Disturbo fittizio provocato ad altri ). Dal punto di vista criminologico è la variante per procura ad essere rilevante. Infatti, il soggetto che determina i sintomi, o segni fisici o psichici in un altro individuo, tendenzialmente un bambino è un adulto , (spesso la madre), che attribuisce o procura una malattia (o i segni di una malattia fittizia) n